Nato a Roma il 29 Maggio del 1938 in un'officina dove suo padre costruiva truke e macchine da presa speciali, Alberto Grifi è considerato tra i primissimi autori di quello che fu chiamato " cinema sperimentale italiano". Pittore, regista, cameraman, fonico, attore, fotografo pubblicitario di aereoplani, autore di dispositivi video-cinematografici come il "vidigrafo" che nel '72 servì per trascrivere su pellicola "Anna" , primo film videoregistrato in Italia, in co-regìa con Massimo Sarchielli, divenuto un cult movie della cultura alternativa post sessantottesca. "Anna" può essere considerato come l'ultima esperienza del cinema underground. Sono 11 ore di filmato, poi ridotte a 3 ore e 45 minuti, in cui viene ripresa una sedicenne hippy incinta e drogata che gira randagia per Piazza Navona. Il video, trasferito su pellicola mediante un apparecchio costruito dallo stesso Grifi, è stato presentato poi al Festival di Berlino e alla Biennale di Venezia nel '75; a Cannes nel '76
La verifica incerta (1964/65) di Gianfranco Baruchello e Alberto Grifi è da molti considerato il manifesto del cinema underground italiano. Il nucleo del film è costituito da una serie di immagini di Marcel Duchamp girate nel 1963. Nel resto del film, della durata complessiva di trenta minuti, i due registi tentano di distruggere con divertita ironia la sintassi cinematografica hollywoodiana, sezionando circa centocinquantamila metri di pellicola americana degli anni Cinquanta/Sessanta destinata al macero, ricostruendo storie a incastro.